" Il prestigio e l'affetto di cui godeva non solo
presso i tifosi non erano dovuti tanto alle sue qualità
professionali, quanto e soprattutto a quelle umane. Nulla riuscì a
far di lui un uomo meschino o un collega sleale. I suoi assalti, le
sue escandescenze, i suoi puntigli erano sempre riscattati
dall'odore di bucato che diffondevano. Ora posso dirlo: anche se il
Po e la lingua ci separavano, appartenevamo alla stessa famiglia.
Lui non se n'era accorto. Ma io sì ".
Indro Montanelli
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